BIOGRAFIA


Valeria Scuteri è nata a Stignano, in provincia di Reggio Calabria. Trasferitasi a Torino, si è diplomata al liceo artistico, seguendo successivamente il corso di pittura dell’Accademia Albertina e la Scuola libera del nudo. Pittrice e Scultrice, matura la sua formazione frequentando l’atelier del maestro piemontese Teonesto Deabate, figura fondamentale lungo tutto il suo percorso professionale e umano.

Giovanissima, debutta come pittrice con una personale alla galleria Ceppi di Torino presentata dal critico Ernesto Caballo, avviando contemporaneamente un’originale e inedita ricerca sulle possibilità sperimentali del tessile che la condurrà più tardi ad essere riconosciuta fra le anticipatrici in Italia della Fiber Art. Diventa raffinata esponente di questo linguaggio internazionale di radice nordeuropea e statunitense. Invitata in rassegne internazionali e in mostre pubbliche promosse da importanti enti culturali e musei italiani e stranieri.

Nelle tele, nei disegni, nelle sculture tessili e quelle performative, sviluppa una poetica che affronta le più profonde tematiche dell’esistenza umana. Intessendo ad un telaio sperimentale fili di ferro e acciaio, o manipolando lane e altri materiali con l’uncinetto, il lavoro a maglia o il libero intreccio, l’artista raccoglie le antiche tradizioni, rielaborandole alla luce della contemporaneità con un personale pensiero filosofico che abbraccia e unisce riflessioni esistenziali. Ad interessarla sono in modo particolare l’universo femminile, indagato in parallelo a quello maschile attraverso la scelta di una manualità abbracciata come precisa scelta concettuale.

Docente di educazione artistica, oltre ad aver condotto corsi di educazione all’immagine per insegnanti e progetti didattici sperimentali, a cui ha affiancato l’organizzazione di iniziative benefiche d’arte in collaborazione con enti pubblici e privati, tiene workshop specialistici di Fiber Art. Tra questi, il seminario “Le dita di Penelope” per conto dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Vimercate nell’ambito dell’omonimo progetto, e nel 2012 presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Nel 2015 ha tenuto una lezione riguardante il suo lavoro artistico, presso l’Università Degli Studi di Perugia, all’interno del corso di Storia dell’Arte Contemporanea.

Più volte ha ricoperto la carica di presidente di giuria in mostre d’arte internazionali.

Al suo lavoro sono state dedicati alcuni capitoli all’interno di due tesi di laurea discusse nell’anno accademico 2005/2006, rispettivamente presso l’Università degli Studi di Firenze - Facoltà di Architettura. Corso di Laurea in progettazione della Moda e presso l’ Accademia Albertina di Belle Arti di Torino – Corso di scenografia Teatrale. Tra le prestigiose pubblicazioni che hanno parlato di lei, vi è il libro di testo per le scuole dell’obbligo di Arte e Immagine “Belle Arti, Immagine e Comunicazione” della Casa Editrice Petrini. “Fiber Art Italiana - un intreccio virtuoso” di Renata Pompas. Focus nella rivista “DIID Design e Arte” dal titolo” il filo di Arianna” a cura di Rossella Mana e Claudia Bottini. Intervista di Barbara Pavan per la rivista “ARTEMORBIDA “e ancora il libro “PROSPETTIVA PONTE e GENIUS LOCI”.

IL suo percorso artistico, registra riconoscimenti prestigiosi fin dagli esordi, quando Valeria Scuteri viene invitata 1° Gran Prix Intercontinentale d’Arte Città di Venezia Star svoltosi nel ’79 a Palazzo Grassi di Venezia. Segue, nel 1998 a Moncalieri (TO) il Premio Saturnio per l’Arte e la Cultura. Sempre nel ‘98, in occasione dell’8 marzo, è stata scelta dalla televisione nazionale tedesca unica artista per l’Italia di un documentario sulla donna e mamma/artista, intitolato Das Ende der Mama, diretto dalla regista Gudrun Friedrich.

Viene selezionata in tre edizioni della Biennale Internazionale di Fiber Art della Città di Chieri, nel 2004 itinerante al Museo di St. Gallen, al Miniarttextil di Como, XV Mostra Internazionale d’arte Contemporanea, curata da Luciano Caramel, e itinerante a Montrouge e nel 2009 il Musée du Textile de Haute Alsace le dedica una grande mostra personale. Nel 2016 è inserita tra le donne del Design Italiano nell’esposizione internazionale: XXI Triennale di Milano.

Accanto alle presenze in eventi internazionali, a le Maettlé e St. Marie aux Mine (Francia), viene invitata come unica artista ad esporre a Palazzo Gonzaga di Volta Mantovana e alla performance nei giardini, nell’ambito di “Racconti di Moda”, dove riceve il prestigioso Premio alla Carriera, mentre una sua scultura corporea “Abito libro” è stata presentata perfomativamente al Convegno “Libro come lavoro d’arte, Book ad artwork. Il libro d’artista tra testi e pretesti”, svoltosi alla Biblioteca Arduino nell’ambito dell’omonimo progetto dell’assessorato alla Cultura della Città di Moncalieri, in collaborazione con il dipartimento Educazione del Castello di Rivoli Museo Arte Contemporanea nell’ambito delle iniziative per “Torino Capitale Mondiale del Libro”. Una sua scultura corporea è stata presentata performativamente e poi come installazione, nel 2018 all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino in occasione della conferenza stampa della mostra: TRAME d’AUTORE (Mostra inserita all’interno della rassegna TRAMANDA 2018). Promossa e organizzata dalla città di Chieri.

Una sua opera è stata inserita nel progetto internazionale “Sicilia ponte per l’Europa”, ideato dalla Galleria Regionale di Palazzo Bellomo. Mostra tenutasi nell’ex Monastero del Ritiro di Siracusa e successivamente al Museo Etnografico di San Pietroburgo. Nel 2011 è stata intervistata dalla scrittrice, storica di cultura e giornalista viennese Christina Höfferer per un servizio su Radio Osterreich1.

Nell’ultimo decennio ha lavorato a sculture monumentali, realizzate tessendo migliaia di fili e destinate a grandi spazi in modo da relazionarsi tra luce naturale e artificiale seguendo una progettualità creativa in costante riflessione tra mondo esterno e interiore. Il primo segmento di questo inedito ciclo è stato esposto presso lo spazio di archeologia “Fabbrica” Gambettola (FC) promossa da Fabbrica con i patrocini del Comune di Gambettola, Museo del Tessuto di Prato e dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.

E’ stata Presidente di Giuria di Young Fiber Contest 2016/17/18/19, di Chiamata Aperta 2018/2019 e Membro di Giuria con la Presidenza di Fiorenzo Alfieri per l’Edizione 2020.